Artificiali : seconda parte.


Rotanti e ondulanti, la classica ferraglia storica del pescatore a spinning, i cosiddetti nonni dello spinning, il romantico approccio all' old style di una volta cannetta in spalla e via...
Molti estimatori dell bass fishing moderno leggendo queste righe storceranno un po' il muso...ma non posso non parlarne, anche perchè parliamoci chiaro alzi la mano chi non ha mai preso almeno una volta un b.b. con rotanti o ondulanti, magari quando eravamo più giovani, proprio con nostro nonno o papà e...magari c'è ancora chi li usa per insidiare il bass !
Già dal dopoguerra in Italia è presente nelle scatole di tanti appassionati pescatori, potremmo definirle esche Europee, i primi che si cominciarono a vedere furono proprio in Francia, Italia e Polonia intorno al 1930 circa, erano usati per insidiare moltissime specie di predatori d' acqua dolce e non, trote, cavedani, lucci, aspi, black bass...

La struttura dei rotanti è formata da un asse in acciaio armonico o dal cavalierino, sulla quale è fissata a sua volta l'ancoretta o l' amo singolo ( in molti casi chi pratica il no kill usa i barbless ), con palette fissate e non; Ci sono tantissimi modelli ancora oggi in commercio, da parte nostra abbiamo il famosissimo Martin copiatoci in tutto il mondo. I pesi variano da pochi grammi, 0.5gr. fino ad arrivare anche a 10-18gr. E le misure partono da 1,5 cm. fino a raggiungere i 10cm.circa; Anche i rotanti possono avere trailers come per esempio lana, filamenti di piume sintetiche e naturali e in alcuni casi anche la gomma. Le palette hanno forma ed effetti di rollio specifici, esistono quelle a paletta singola o tandem, le palette sono : Colorado, a forma di uovo; Indiana, più affusolate; French, battuti e non molto simili all' indiana; Willow, a forma di foglia di salice, che possono essere più o meno allungate.






Una volta scelto quello che fa più al caso nostro non ci resta che pescare, l' azione di pesca in sé è molto elementare, lanciamo non appena il cucchiaino entra in acqua si inizia il recupero lineare, e così via...Per il black bass, l'azione sarà ben diversa ( ovviamente parlo dell' utilizzo in laghi e piccole o grandi anse di fiumi ).
Il modo corretto per insidiare il b.b. con i rotanti è quello di far fare sali e scendi in modo continuo, con stop and go frequenti verso le fasi finali di avvicinamento, mentre nella prima fase bisogna far scendere il rotante il più possibile sul fondo, iniziare poi un recupero a buon velocità e a metà percorso rallentare in modo quasi brusco; le grammature indicate sono dai 3gr. fino ad arrivare agli 8gr., palette indiana o french, quindi abbastanza larghe, e colorazioni che prevedano punti rossi o neri, striature verdi o gialle.







Sugli ondulanti in realtà ci sarebbe poco da dire, la loro struttura in leghe di piombo o acciaio armonico sono lavorate per avere la classica forma ad “ S “ e quindi per l' appunto ondulata, essendo questa lavorazione piena, il peso è molto maggiore rispetto ad un rotante, si parla di grammature che superano tranquillamente anche gli 8o gr., questi elementi comportano quindi ad avere anche azioni diverse in acqua. Le vibrazioni sono meno marcate, ma in compenso più ampie, in effetti simula moltissimo un pesciolino in difficoltà; In questo caso per insidiare il b.b. con ondulanti, l' azione in pesca saranno recuperi lenti intervallati da potenti jerkate senza mai fermarsi.
Per il b.b. le grammature più idonee saranno quelle che variano fra gli 8 e i 15gr. Con colorazioni rosse, verdi o argentate.




Personalmente ritengo opportuno dire che a volte il ritorno alle “origini” dello spinning non fa male, la nostalgia di tempi andati può essere ritrovata in questi due pezzi di ferro storici, li ho sempre conservati a casa e chissà che un giorno non li riprenda per una battuta al bass.

...fine seconda parte...

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